Giovanni Benvenuto, Segretario Generale Provinciale: Apprezzamento per la resilienza dei lavoratori di Poste, tra la sordità dell’Azienda e la rabbia degli utenti.
«Nonostante ogni Amministratore Delegato di Poste Italiane abbia riconosciuto ai lavoratori capacità fuori dal comune, apprezzato il lavoro instancabile di questi ultimi mesi, i “risultati impressionanti e raccolta record”, continuano a non essere affrontate tante problematiche più volte segnalate.
La resilienza dei lavoratori di Poste ha fatto, negli anni, la fortuna dell’Azienda e del suo management. Ma la loro abnegazione, l’impegno, la tenacia, vengono minate da politiche e scelte operative aziendali non comprensibili. Come SLP continuiamo a segnalare tante problematiche irrisolte: dalla carenza di personale atavica aumentata con gli esodi incentivati, agli applicativi farraginosi, lenti e molto discutibili; agli impianti di riscaldamento non funzionanti; ai server che consegnano il denaro ogni due-tre giorni, con conseguente difficoltà per definire il consumo di contante a sportello e agli atm, a pressioni commerciali quotidiane non più sostenibili che spingono gli addetti delle Sale e dei Venditori Mobili a chiedere di uscire da questo comparto.
I lavoratori di Poste dall’inizio della pandemia sono stati sempre presenti, fra stress dovuto alle problematiche di cui sopra e paura del contagio, operando in un difficile equilibrio su un filo sottile. La rabbia che monta sui social o allo sportello non può essere riversata su dei semplici lavoratori; non possono pagare questi l’ingresso contingentato della clientela, le norme dei Dpcm, la razionalizzazione degli Uffici Postali, i sistemi informatici che vanno a rilento, la carenza di personale. Di fronte a queste problematiche chiediamo all’Azienda un maggior raccordo con il territorio, un maggior rispetto per tutta la clientela e non solo per chi fa investimenti o per chi usa le app e nel contempo necessitano:
- Personale e sportelli dedicati;
- Politiche attive da mettere in campo nei primi mesi dell’anno avendo ancora la Provincia di Cosenza tanti part time in attesa di essere trasformati in full time;
- Apertura di tutti gli UP razionalizzati e dei Doppi Turni ancora oggi chiusi onde evitare assembramenti davanti gli UP aperti tutti i giorni;
- Formazione reale del personale;
- Termine delle operazioni a sportello in relazione all’orario di apertura al pubblico;
- L’allocazione, ove possibile, di altre postazioni di lavoro negli UP Hub;
- Rispetto della programmazione delle ferie per tutti
- Manutenzione degli apparati di riscaldamento e condizionamento…in tempo debito;
- Un rapporto sano e costruttivo con tutti i lavoratori del comparto commerciale…se chi lavora con ottimi risultati da anni in questo settore o i nuovi arrivati chiedono di andar via ciò deve suonare come un campanello d’allarme sia per i Direttori di Filiale che per i Responsabili Commerciali d’Area;
- Nonostante il netto ritardo e nonostante sia un evento una tantum i tamponi ai lavoratori potrebbero far emergere degli asintomatici e nel contempo dare serenità nei luoghi di lavoro.
Nulla osta alle innovazioni, app-giornalino-teams-webinar, ma non bisogna dimenticare che è il capitale umano che fa ricca e prosperosa un’azienda. Gli uomini e le donne di Poste Italiane, che per noi sono persone mentre per qualcuno semplici numeri, meritano la massima attenzione avendola reso solida e prosperosa, anche in tempo di pandemia»