Segretario, quali preoccupazioni e speranze rispetto alla situazione economico occupazionale del territorio?
In un quadro segnato da un inarrestabile inverno demografico, è evidente che persistano tanti, troppi elementi di criticità. La mancanza di lavoro di qualità spinge ancora tanti giovani a emigrare, nonostante la contrazione del tasso di disoccupazione e anche del tasso di inattività.
Certamente emergono alcuni dati positivi dal punto di vista occupazionale, con la crescita significativa di comparti come quello delle costruzioni, nel quale nel 2023 registriamo una massa salariale che nel territorio provinciale sale a circa 90 milioni rispetto ai 76 milioni dell’anno precedente. Positiva la tenuta del sistema produttivo, con lo stock di imprese che cresce lievemente.
Quali le crisi aperte e le vertenze a difesa del lavoro?
Il 2024 si apre con alcune vertenze irrisolte, rispetto alle quali c’è un impegno del Sindacato Confederale e delle categorie.
Su Amaco, l’azienda del trasporto pubblico di Cosenza, siamo in una crisi conclamata e occorrono decisioni risolutive per dare certezza ai lavoratori e per migliorare i servizi erogati. Non accetteremo soluzioni pasticciate.
Sui lavoratori della commessa Tim di Abramo che operano a Montalto, scongiurata con unaseconda proroga la cassa integrazione a zero ore, ci aspettiamo che dal tavolo nazionale avviato con il Ministero grazie al lavoro del Presidente Occhiuto possano emergere soluzioni concrete e di prospettiva.
Infine, da tempo seguiamo la vertenza dei TIS, Tirocinanti di Inclusione Sociale, in attesa di una collocazione lavorativa più stabile, dopo anni di incertezza.
Per tante vertenze aperte, una che segna un risultato positivo: il passaggio di circa l’80% dei lavoratori della Legge 15/2008 a Calabria Verde con una contrattualizzazione idraulico-forestale. Un primo passo, l’inizio di un percorso per dare dignità.
In un territorio caratterizzato da troppi divari, servono investimenti per lo sviluppo infrastrutturale…
Sulla realizzazione delle infrastrutture che servono, si gioca il futuro del territorio.
Giudichiamo positivamente l’impegno del Governo e del Presidente Occhiuto sulla S.S.106.I 3 miliardi stanziati in legge di Stabilità, insieme alle risorse precedente disponibili, la deroga al dibattito pubblico, la procedura di VIA regionale che accorcia i tempi burocratici, sono notizie positive, frutto di una interlocuzione serrata con il Governo Regionale e di un’azione corale del Sindacato Confederale calabrese impegnato nella “Vertenza Calabria”.
Ora occorre monitorare i processi, per arrivare all’apertura del cantiere del lotto Sibari-Coserie in tempi brevi. Un investimento di circa un miliardo, per trenta chilometri di nuovo tracciato. E poi resta il tema di recuperare le risorse, per completare l’intero tracciato della S.S.106 e, per la nostra provincia,il lotto che da Crosia Mirto arriva a Crotone. Rispetto a queste priorità metteremo in campo a breve iniziative unitarie per chiedere risorse e tempistiche certe.Nel disegnare una viabilità moderna per questa regione, c’è la strozzatura del tratto dell’A2 Cosenza-Altilia. Bene gli impegni di realizzare una nuova arteria, prevalentemente in variante per circa 25 chilometri. Alcune risorse sono disponibili, altre vanno reperite.
Sull’Alta Velocità ferroviaria, registriamo segnali divergenti e non rassicuranti. Al netto del tracciato, è importante che si realizzi l’opera. Certo, alcuni radicali cambiamenti nelle scelte dei tracciati vanno spiegati, argomentati se, come annunciato, dipendono da sole motivazioni tecniche.
Accanto agli investimenti pubblici previsti nel PNRR, occorre attirare gli investimenti privati.Sul Porto di Corigliano c’è un progetto della multinazionale Backer Hughes…
Ripetiamo: Il lavoro non si crea per decreto, ma attraendo investimenti pubblici e privati.
Sul Pnrr, sono previsti circa 4.000 progetti, per 1,8 miliardi. Serve dare copertura ai progetti tagliati nell’ultima revisione e occorre uno sforzo straordinario degli Enti Locali, che non vanno lasciati soli.
Il progetto della multinazionale Backer Hughes è un’opportunità per il territorio, capace di creare occupazione diretta e generare un indotto. La realizzazione dei moduli industriali per la compressione del gas potrebbe essere il primo investimento di una multinazionale che, ad esempio,sta sviluppando tecnologie innovative per la cattura della Co2. Troppi disfattisti e una cultura del no a tutto che non aiuta. Il Porto potrà conservare le sue vocazioni peschereccia e turistica, puntando sia sulla diportistica che sulla crocieristica. Sarebbe importante, anche come segnale,un’accelerazione rispetto alla costruzione della banchina crocieristica, prevista già da tempo nelle programmazioni triennali. Da questo punto di vista giudichiamo positivamente l’apertura di un tavolo sulle prospettive future del porto, un impegno assunto dal Presidente Occhiuto nella call di pochi giorni fa alla quale abbiamo partecipato insieme all’Autorità Portuale e al Sindaco di Corigliano Rossano.
La sanità calabrese e territoriale è in crisi profonda. Quale via di uscita?
Sul tema della sanità, molti annunci sono rimasti tali. Non registriamo l’inversione di tendenza che serve. C’è il tema centrale del personale in affanno, dei medici che mancano, ma crediamo ci sia il tema di una riorganizzazione complessiva. Il sistema ASP e AO così com’è non va, si scarica troppo sull’Ospedale Hub, visto che gli Spoke arrancano e le altre strutture sprofondano.
Siamo preoccupati per l’attuazione delle misure previste dal Pnrr, Ospedali e Case di Comunità. Non servono contenitori senza contenuti, strutture senza personale.
Un aiuto per il presente e per il futuro, potrà darlo la Facoltà di Medicina istituita all’Unical, che sta attivando diverse Scuole di Specializzazione. Un sogno realizzato, un traguardo storico, meritostraordinario del Rettore Leone. Ora però non possiamo perdere tempo rispetto alla realizzazione del nuovo Ospedale Hub- Policlinico.