Sin dall’approvazione del PNRR, abbiamo sempre sostenuto che il futuro del sito dell’ex centrale termoelettrica Enel di Corigliano Rossano, potesse essere costruito guardando alle opportunità offerte dalla missione Rivoluzione verde e transizione ecologica.
L’approvazione del progetto sperimentale per la produzione di idrogeno verde sul sito Enel di Corigliano Rossano con finanziamento PNRR è una prima buona notizia.
Ma serve altro ancora. Occorre lavorare sugli utilizzatori finali dell’energia prodotta con questa tecnologia.
Da un lato occorre puntare sul trasporto e sui treni ad idrogeno, dall’altro occorre favorire la nascita di un distretto di imprese, anche attraendo aziende attraverso le agevolazioni previste dalla Zona Economica Speciale, che interessa le aree della zona ex ASI dell’area urbana di Corigliano.
Il progetto ad idrogeno, sia il cuore di un più ampio progetto che faccia di questo territorio un HUB delle rinnovabili, attraendo imprese legate alla produzione di componentistica legata alla filiera delle rinnovabili e all’economia circolare.
Per costruire un hub delle rinnovabili occorre valorizzare le potenzialità del Porto, guardando anche a quanto avverrà nei prossimi anni con la realizzazione in altri territori vicini di importanti parchi eolici offshore.
Sull’esempio di quanto sta avvenendo in altri porti, occorre portare l’idrogeno verde nel Porto. Nello stesso tempo, parallelamente alle attività di demolizione e smantellamento del sito che stanno procedendo, occorre accelerare sull’attrazione di imprese attive su energia ed economia circolare, per costruire un progetto che possa aprire prospettive occupazionali significative e chiudere una filiera.
Giuseppe Guido, CGIL Pollino Sibaritide Tirreno
Giuseppe Lavia, CISL Cosenza
Paolo Cretella, UIL Cosenza